Oblivion
Parodie, letteratura e virtuosismi canori “Oblivion Show 2.0” gira l’Italia

Parodie, letteratura e virtuosismi canori “Oblivion Show 2.0” gira l’Italia

La recensione dell’apprezzato spettacolo andato in scena a Rivoli. Ma le date in cartellone sono oltre cinquanta, fino a maggio.

[Rivoli TO] Straordinari. E’ andato in scena ieri sera, al Teatro Don Bosco di Rivoli (nella prima cintura torinese), lo spettacolo “Oblivion Show 2.0 – Il Sussidiario”, una sorta di raccolta-dispensa dei migliori sketch del gruppo musicale (ma anche comico, teatrale, cabarettistico…) Oblivion. Si è trattato di una delle oltre cinquanta date di un cartellone ricchissimo che porterà i cinque cantanti-attori-comici in giro per l’Italia fino al prossimo mese di maggio.
Difficile capire come Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli finora abbiano trovato un giusto e meritatissimo consenso soltanto su internet – non ce ne voglia lo straordinario tam-tam dell’ultima generazione – e non anche sui più tradizionali e comunque ancora seguitissimi veicoli mediatici, come giornali e tv. Perché questi cinque straordinari artisti – mai definizione fu tanto appropriata – sul palcoscenico sanno fare di tutto, catturando l’attenzione, il sorriso e spesso anche vere manifestazioni di entusiasmo da parte di un pubblico di qualsiasi età.
Tutti di solida formazione culturale e artistica, gli Oblivion si ispirano al vecchio gruppo musicale Quartetto Cetra e al mitico Rodolfo De Angelis, a Giorgio Gaber e ai Monthy Python, inanellando per quasi due ore di scena, senza soluzione di continuità, parodie di celebri canzoni e di famose opere letterarie, brani originali ed esilaranti scenette mimate, virtuosismi canori e musicali, satira e recitazione, pescando qua e là dal musical o dal teatro-canzone, dal cabaret o dal café chantant, dalle fiabe o dalla letteratura classica, dalla mitologia o dalle più prosaiche trasmissioni radiofoniche e televisive.
Sono già milioni gli utenti di internet che hanno scoperto e apprezzato gli Oblivion su You-Tube nell’ormai famoso “I promessi Sposi in 10 minuti”, una rivisitazione comico-musicale del celeberrimo romanzo di Alessandro Manzoni. Meno conosciute invece, ma ugualmente entusiasmanti, sono altre parodie di opere famose: Shakespeare in 8 Minuti (che riassumono in brevi scenette alcune tragedie di William Shakespeare, in particolare Romeo e Giulietta, Otello, Amleto, Macbeth, Giulio Cesare, Tito Andronico, Antonio e Cleopatra e Riccardo III); Pinocchio in 6 Minuti (dal celebre libro di Collodi); L’inferno in 6 minuti (con un esilarante Dante che canta, è proprio il caso di dirlo, la sua Divina Commedia); Avatar in 6 minuti.
Difficile poi non essere travolti dall’entusiasmo per alcune canzoni molto conosciute – come Azzurro, C’era un ragazzo che come me, La Canzone del sole, Questo piccolo grande amore – che vengono sminuzzate e ricomposte in collage travolgenti negli esiti musicali e divertentissimi nell’assemblaggio dei testi. Ma non basta, perché gli Oblivion sanno anche armonizzare e coniugare, in brevi composizioni dagli esiti musicali sorprendenti, i Queen con Gianni Morandi, Ramazzotti con i canti popolari della Sardegna, Bach o Mozart con la più consumistica musica leggera italiana.
Gli exploit da mimo di Davide Calabrese, che firma i testi dello spettacolo, valgono poi da soli il prezzo del biglietto, così come i virtuisismi alla chitarra di Lorenzo Scuda, autore delle musiche e lui pure dei testi. Ma non sono da meno le performance recitative e canore di Fabio Vagnarelli, l’ultimo arrivato nel gruppo (e anche il più giovane: 30 anni), e la grande padronanza recitativa e canora delle impeccabili Graziana Borciani e Francesca Folloni, entrambe di origini reggiane e con solide basi artistiche alle spalle. Il tutto è confezionato sapientemente e gioiosamente dalla regia di Gioele Dix, un motivo in più per segnarsi sull’agenda con la matita rossa uno dele tante repliche in Giro per l’Italia e correre ad applaudire come meritano questi cangianti ed appassionanti Oblivion. Assolutamente da non perdere.

Giorgio Viberti (La Stampa)

Aggiungi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.