Oblivion
Oblivion: ridere di bravura

Oblivion: ridere di bravura

Chi si chiede che fine abbia fatto il “vecchio” e sano varietà, può trovare un’eccellente risposta nello spettacolo degli Oblivion. In tempi sterili per il teatro di intrattenimento, gli Oblivion rappresentano l’eccezione che conferma la regola: ad una base di eccezionale qualità artistica, uniscono la spietata satira sull’attualità ad un ritrovato cabaret che prende le mosse dal mitico Quartetto Cetra.

Lo spettacolo è un montaggio alternato di situazioni stravaganti che spaziano dalla politica (inventarsi un partito del Maiale, perché così non si butta nulla), alla musica dei grandi artisti ironicamente “dissacrata” con improbabili ed esilaranti accostamenti, come il Papa che “duetta” con Zucchero, e Massimo Ranieri con i Beach Boys. L’apice di una comicità ai limiti del surreale è stata la divertentissima versione rap di Una zebra a pois di Mina, un flusso di pensieri a ruota libera, cantanti in modo impeccabile, e per cui è del tutto impossibile astenersi dal ridere!

Bravissimi ad esibirsi in ogni genere musicale, gli Oblivion (Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli) dimostrano di essere impareggiabili cantanti, bravi attori, ottimi mattatori e anche abili pantomimi.
Sulla vivace regia di Gioele Dix, lo spettacolo non risparmia proprio nessuno; a suon di musica – e in un clima da Porta a Porta – gli Oblivion si divertono a prendere in giro anche Shakespeare, riassunto con otto tragedie in otto minuti, trovando anche il tempo per satireggiare sugli ultimi fatti d’attualità italiana.

Chi aveva già avuto modo di vederli nel tour del 2008-2009, non deve perdere l’occasione di rivederli “cresciuti”: più consapevoli loro, e più preparato anche il pubblico che ormai li conosce e aspetta il “gran finale” del loro cavallo di battaglia: I Promessi Sposi in 10 minuti.
In clima di patriottismo italiano, non poteva mancare una conclusione con l’Inno di Mameli mimato “a modo loro”.

Uno spettacolo che è da vedere perché unisce la sana comicità del cabaret al grande talento artistico del quintetto, che nel frattempo ha raccolto nel libro I Promessi Esplosi, una serie di personalissime riflessioni sul capolavoro manzoniano, corredato dal dvd dei 10 minuti di esibizione, e da un imperdibile gioco da tavolo: Il Giuoco del Cappone.

A questo punto non resta che aspettare il loro prossimo show.

Elisa Cazzato (Teatro.org)

Aggiungi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.