Oblivion
Applausi per l’Othello degli Oblivion

Applausi per l’Othello degli Oblivion

[Riva del Garda TN] Non poteva debuttare meglio e incontrare il favore del pubblico la stagione di prosa promossa da Coordinamento Teatrale Trentino che giovedì sera ha portato nella “piazza” di Riva del Garda l’esilarante nuovo spettacolo firmato Oblivion “Othello, la H è muta..” Applausi a scena aperta e lunga ovazione finale con una fila di entusiasti in cerca di una stretta di mano o un autografo a fina spettacolo. E per chi se lo fosse perso l’Otello scoppiettante e dissacrante, irriverente ma geniale, incalzante e gustoso di buona intenzione e tensione che sa sorprendere per la bravura canora e musicale di un accompagnamento live al piano che pareva un’orchestra, il tutto inserito in una scenografia agile e funzionale, lo spettacolo sarà in replica con il Coordinamento Teatrale Trentino il 18 dicembre a Mezzolombardo e il 19 a Pergine Valsugana. Quell’Otello degli Oblivion che mette la voglia di accendere il web e ricorrere a wikipedia e youtube, una volta tanto, per documentarsi e non sull’ultimo successo da lancio di tormentone musicale, bensì il gustarsi i classici con l’originale di Verdi, Wagner o Shakespeare brillantemente rimanipolato dagli Oblivion. Nulla di prevedibile, nemmeno le battute o la trovata e se il meccanismo dell’attingere al repertorio musicale pop e folkloristico della canzone italiana ad uso e consumo della sceneggiatura parodia non sia cosa nuova, ebbene la macchina messa in moto sul palco di Riva dagli Oblivion si capisce che è ben oleata perché ti fa scivolar via le quasi due ore di spettacolo con la voglia che ce ne fosse ancora. Ce n’è per tutti con un Otello che traspo- ne le arie alla maniera di Ligabue, ed è così che l’”Addio per sempre” si tinge di rock quando poco prima il monologo “La gelosia è un mostro dagli occhi verdi” è stato recitato alla Piero Angela. E che dire dell’aria del soprano che si trasforma in una “Desdemonia” sull’eco di Rapsodia dei Queen. Ma le incursioni non si contano dalle melodie Disney, ai cori di montagna o canti di osteria per finire ad un lamento finale, forse il momento più riuscito, preso a prestito dal medley di Vasco Rossi. E il pubblico risponde entusiasta del positivo e divertente avvio della stagione teatrale di Riva da parte degli abbonati, ma anche con un gruppo di scout arrivati dal Veneto per un Halloween più divertente a teatro che non a qualche festa in maschera come dichiarato dagli stessi in fila in attesa dell’uscita del cast per un autografo a fine spettacolo.

Katja Casagranda (Il Trentino)

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