Una produzione
AGIDI srl
con
Graziana Borciani, Davide Calabrese,
Francesca Folloni, Lorenzo Scuda,
Fabio Vagnarelli
Al pianoforte Denis Biancucci
Consulenza registica – Giorgio Gallione
Testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
Arrangiamenti musicali di Lorenzo Scuda
Scene – Paolo Giovanazzi
Realizzazione Costumi – Alicia Martin
Audio – Corrado Cristina
Luci – Claudio Tappi
Tour manager – Marcello Fornaciari
Armi e armature – Manuela Segurini per “Corte delle Spade”
Cigno – Andrea Croci
Calzature – Paul
Co-prodotto nel 2013 da:
Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Malguion s.r.l.
BaGS Live
Anno Domini 2013.
Verdi compie 200 anni.
Wagner compie 200 anni.
Gli Oblivion compiono 10 anni.
200+200+10 = 410 anni in totale.
2013 – 410 = 1603
Nel 1603 Shakespeare scrive Othello.
Othello è la prima opera di Verdi in cui si avverte chiaramente l’influsso di Wagner.
Othello è la prima parodia mai scritta dagli Oblivion.
L’inevitabile si è compiuto.
Gli Oblivion accolgono la sfida lanciata dalla numerologia dando vita ad un evento eccezionale:
OTHELLO, LA H E’ MUTA.
Il Moro ritorna per l’ultima volta in scena amato e tradito dai cinque alfieri canterini.
Un’orgia tra Wagner, Verdi e Shakespeare nella quale a Rossini spetta il ruolo di voyeur. Un pianista con un piano ben preciso accompagnerà gli Oblivion in un percorso shakespeariano alternativo ma completo: da Otello a BalOtello in tutti i modi, in tutti i Mori, in tutti gli Iaghi.
OTHELLO, LA H E’ MUTA si impone senza dubbio come la versione definitiva del Moro di Venezia e per questa ragione avrebbe meritato scenografie faraoniche e costumi sgargianti. Ma così non sarà. In scena si consumerà la gelosia. Quella verso gli allestimenti degli Enti Lirici.
Musica, passione e intrighi, tra un Cassio e l’altro.
Una corsa contro il tempo cercando il fazzoletto Tempo: una partita a cinque giocata attorno al letto di Desdemona: il posto più morbido dove mettere il naso.