Una produzione
Malguion s.r.l.
con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
Testi degli Oblivion
Arrangiamenti musicali di Lorenzo Scuda
Scene Dante Ferrari
Audio – Corrado Cristina
(Mordente Music Service)
Tour manager – Erika Ripamonti, Arianna Proietti
Sarta – Marta Malatesta
Foto di scena – Riccardo Ruspi photographer
Per la Distribuzione BaGS Entertainment
Organizzazione e booking – Matteo Mantovanelli
Ufficio Stampa – Cristina Atzori
Management – Paolo Scotti
Ormai hanno dieci anni suonati.
Gli ultimi cinque trascorsi in perenne tournée nei teatri e nelle piazze di tutta Italia.
Apolidi, privi di una vita sociale, sentimentale e specialmente sessuale, per ridare slancio e vigore al loro spento ménage a cinque, calano il jolly.
Anzi calano la ZIP.
OBLIVION.ZIP, l’archivio portatile e compresso degli Oblivion ma con un nuovo “sesto incomodo”: il pubblico. Da fastidio tollerato a malapena (quando ride e applaude contaminando i mirabili sketch dei cinque artisti) a vera e propria risorsa dello show.
Ogni spettatore a inizio spettacolo sarà invitato, infatti, a lasciare il nome del suo cantante preferito in mano al temibile quintetto. E l’imprevedibilità diverrà spettacolo.
Grazie ad un’infernale estrazione sotto gli occhi di centinaia di testimoni, i cinque madrigalisti cialtroni metteranno mano a tutto il loro sconfinato repertorio combinando per le feste i big della canzone italiana e internazionale.
Uno spettacolo sempre diverso e una scaletta che si rinnova e si compone a ogni replica secondo i gusti e i suggerimenti del pubblico. Un’improvvisazione sempre nuova tra musica e teatro dove cade per la prima volta la quarta parete e il rapporto col pubblico diventa finalmente fisico.
Non più solo luci e suoni, ma, finalmente, anche odori.