Oblivion

Oblivion Show

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Una Produzione The Blue Apple e Il Rossetti

con Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli

Testi di Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
Musiche di Lorenzo Scuda

Regia – Gioele Dix
Aiuto regia – Andrea Midena

Disegno Luci – Raffaele Perin (A.I.L.D.)
Audio – Giuseppe Pellicciari (Mordente Music Service)
Service Luci – Octavius Corporation
Operatori  Luci – Claudio Tappi e Giovanni Marzi
Macchinista – Carlo Signorini

Oblivion giacche – Ivette
Costumi – Ivette e Anna Vecchi
Realizzazione scene – Dante Ferrari

Tour manager – Erika Ripamonti

Foto – Piero Casadei

Per la produzione The Blue Apple

organizzazione e booking Matteo Mantovanelli e Laura Montagna
amministrazione Francesca Malaguti
ufficio stampa Cristina Atzori (Officine Smeraldo)

Per Il Teatro Stabile del Friuli Venezia-Giulia

direttore organizzativo Stefano Curti
produzione Roberta Torcello
amministrazione Maura Catalan
ufficio stampa Ilaria Lucari
ufficio tecnico Paolo Giovanazzi
ufficio marketing Greta Petronio

Prima di tutto il ritmo e il senso del tempo…
Ecco da dove sono partiti i cinque cantattori, bolognesi d’adozione, per costruire, sotto la divertita ma rigorosa guida di Gioele Dix, uno spettacolo che coinvolge il pubblico e lo travolge con la velocità delle gag, con l’arguzia delle citazioni e dei riferimenti musicali e letterari, con la sensazionale tecnica vocale e precisione scenica di una compagnia che è cresciuta a pane e musical.

L’intelligenza è la capacità di creare connessioni e legami, da questo punto di vista gli Oblivion sono tra le compagnie più intelligenti degli ultimi anni…. E’ davvero il loro marchio di fabbrica questo mettere a contatto diretto cultura alta e popolare, la tradizione musicale dagli anni ’20 di Rodolfo De Angelis a Vasco Rossi. Parallelamente, il loro pubblico raccoglie al tempo stesso stuoli di ragazzi che vedono i loro video su You Tube, ma anche molti sessantenni che riconoscono con affetto i riferimenti alla musica leggera del tempo che fu e apprezzano la precisione scenica e la ammirevole tecnica canora sullo stile del grande avanspettacolo italiano del secolo scorso.

Gli Oblivion utilizzano almeno un secolo di materiale musicale italiano servendosi delle canzoni come di un alfabeto privato, per montare, intrecciare, deformare, riciclare in modo da costruire uno scintillante palinsesto canoro, al tempo stesso omaggio ai grandi e sberleffo ai meno grandi, in cui si raggiunge un miracoloso equilibrio tra citazione e creatività, tra umorismo e commozione.

Il senso del tempo, non solo musicale, entra nella natura stessa di questo show, permettendo le esilaranti connessioni musicali degli Esercizi di Stile dove vengono creati per la prima volta legami tra il Papa e Zucchero Fornaciari, Eros Ramazzotti e i Tenores di Bitti, Marco Masini e il Quartetto Cetra…
Il tempo è anche quello della velocità richiesta da Internet, ed ecco l’applauditissima sintesi dei Promessi Sposi in 10 minuti ( oltre 730.000 visualizzazioni su You Tube…) un perfetto micro-musical dove Renzo, Lucia,e tutti i personaggi manzoniani prendono vita sulle note dei Beatles, di Umberto Tozzi, Mina, Marco Masini, Modugno, Vecchioni e Morandi, Vasco Rossi e Ivan Graziani, Baglioni e Ornella Vanoni ( per citarne solo alcuni).
E non parliamo poi delle tragedie di Shakespeare riassunte in 8 minuti… in un surreale contesto da “Porta a Porta” che ci racconta molto di più sull’Italia di oggi di quanto non faccia sulla Danimarca di Amleto…

Il tempo è infine quello dell’orologio della Stazione di Bologna, “…sempre fermo sulle 10 e 25…”, un pezzo che strappa sempre un lungo applauso commosso, non solo dalle platee emiliane, a dimostrazione del fatto che il loro nome, Oblivion – il dimenticare – ha un significato quantomeno ironico…
Il lavoro artistico degli Oblivion è anche questo: insegnare a non dimenticare.

Note di regia

È un piacere dirigere gli Oblivion, cinque solisti che amano il gioco di squadra. Sono tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all’innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali. Hanno senso del comico e sanno mettersi in gioco anche come attori e attrici senza eccesso di pudore, pur non rinunciando al rigore richiesto dalle partiture. Il loro spettacolo è ricco di parodie, di riletture ironiche e di invenzioni drammaturgiche e musicali di straordinario impatto. Abbiamo lavorato insieme sui contenuti, sulle geometrie della scena e soprattutto sul ritmo. Una faticosa e felice avventura per la quale è valsa la pena spendersi senza risparmio.

Gioele Dix

Archivio date

Oblivion Show

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Bologna
3 Novembre 2008 ore 21:00

Oblivion Show

Zò Caffè – Bologna
9 Marzo 2009 ore 21:30

Oblivion Show

Teatro Franco Parenti – Milano
11 Giugno 2009 ore 21:15

Oblivion Show

Teatro Franco Parenti – Milano
12 Giugno 2009 ore 21:15

Oblivion Show

Teatro Franco Parenti – Milano
13 Giugno 2009 ore 21:15

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